Farina di insetti negli alimenti, dove si trova, vantaggi e rischi per la salute

Gli insetti sono il cibo del futuro? Secondo la Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite che si occupa di alimentazione e agricoltura, gli insetti commestibili potrebbero essere una fonte alternativa di proteine, sostenibile e nutriente, per far fronte alla crescente domanda mondiale di cibo. Ma come si fa a riconoscere la farina di insetti negli alimenti che acquistiamo e consumiamo?

Dal 24 gennaio 2023, l’Unione europea ha dato il via libera alla vendita di prodotti che contengono farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus, ovvero il grillo domestico. Dal 26 gennaio 2023, invece, è entrato in vigore il regolamento che ha autorizzato l’uso delle larve della farina minore, congelate, in pasta, essiccate e in polvere. Questi insetti possono essere utilizzati come ingredienti in diversi alimenti, come biscotti, patatine, barrette energetiche e persino pasta.

Farina di insetti

Ma come possiamo sapere se un alimento contiene o meno farina di insetti? La risposta è semplice: basta leggere l’etichetta. Il governo italiano ha infatti emanato quattro decreti interministeriali per regolare l’etichettatura degli alimenti con farina di insetti. Questi decreti prevedono che sull’etichetta sia indicata la percentuale, la provenienza e le eventuali reazioni allergiche relative alle farine di insetti. Inoltre, i caratteri devono essere visibili e facilmente leggibili dal consumatore. In questo modo, possiamo fare scelte consapevoli e informate sul nostro cibo.

Quali sono gli alimenti venduti in Italia che contengono farina di insetti negli ingredienti?

La farina o i derivati di insetti sono ingredienti che stanno diventando sempre più diffusi nell’industria alimentare, soprattutto per le loro proprietà nutritive e il loro basso impatto ambientale. Ma in Italia molti consumatori non sono ancora abituati a mangiare questi alimenti e potrebbero non riconoscerli facilmente tra gli scaffali dei supermercati o nei menù dei ristoranti.

In questo articolo ti spiego meglio quali sono gli alimenti che contengono la farina di insetti, come riconoscerli e quali sono i benefici e i rischi del loro consumo.

Grilli, cavallette e larve

Grilli-Cavallette-Larve

Gli insetti più usati nella produzione di farina sono i grilli, le cavallette e le larve di alcuni coleotteri, come il tenebrione mugnaio e il verme della farina minore. Questi insetti vengono essiccati, macinati e trasformati in polvere, che può essere usata da sola o miscelata con altre farine per creare prodotti da forno, dolci, cioccolato, salse, sostituti della carne e bevande.

Come riconoscere i prodotti che contengono farina di insetti?

Per riconoscere gli alimenti che contengono farina o derivati di insetti, bisogna leggere attentamente l’etichetta e cercare il nome scientifico degli insetti in latino. Ad esempio, se trovate la dicitura “farina di Acheta domesticus” o “proteine di Acheta domesticus”, sapete che si tratta di farina o derivati di grillo. Altri nomi da tenere a mente sono:

  • Farina di Alphitobius diaperinus o proteine di Alphitobius diaperinus: farina o derivati di verme della farina minore
  • Farina di Tenebrio molitor o proteine di Tenebrio molitor: farina o derivati di larva della tarma della farina (o tenebrione mugnaio)
  • Farina di Locusta migratorius o proteine di Locusta migratorius: farina o derivati di locusta migratoria
  • Farina di Gryllus o proteine di Gryllus: farina o derivati di altri tipi di grilli

E120 il colorante degli insetti

E120

Oltre alla farina o ai derivati di insetti, ci sono anche altri ingredienti che possono contenere tracce di insetti senza che ce ne accorgiamo. Si tratta del colorante E120 o acido carminico, che viene estratto dalla cocciniglia, un piccolo insetto parassita delle piante. Questo colorante viene usato per dare una tonalità rossa a molti prodotti come yogurt, succhi di frutta, bitter, liquori, caramelle e aranciate. Per evitare questo ingrediente, bisogna cercare prodotti che usano coloranti vegetali o sintetici cruelty free.

E120-il colorante degli insetti

Impatto ambientale

Il consumo di farina o derivati di insetti può avere dei vantaggi per la salute e per l’ambiente. Gli insetti sono infatti ricchi di proteine, grassi buoni, vitamine e minerali e hanno un basso contenuto calorico. Inoltre, la loro produzione richiede meno acqua, terra e emissioni di gas serra rispetto agli allevamenti tradizionali.

Reazioni allergiche agli insetti

Gli insetti sono una fonte di proteine alternativa e sostenibile, ma possono anche causare reazioni allergiche in alcune persone, soprattutto se sono allergiche a gamberi e altri crostacei. In questo articolo vedremo quali sono gli insetti e le correlate allergie che possono provocare, e come prevenirle o curarle.

Gli insetti commestibili appartengono alla famiglia degli artropodi, come i gamberi, i granchi e le aragoste. Questi animali hanno in comune alcune proteine, come la tropomiosina e l’arginina chinasi, che possono scatenare la produzione di anticorpi chiamati immunoglobuline E (IgE) nel sistema immunitario di alcune persone. Le IgE riconoscono le proteine “nemiche” e innescano una serie di reazioni infiammatorie che causano i sintomi tipici delle allergie alimentari, come prurito, gonfiore, orticaria, difficoltà respiratorie, nausea, vomito, diarrea e, nei casi più gravi, shock anafilattico.

Reattività crociata

Reattività crociata

Questo fenomeno si chiama reattività crociata e significa che una persona che è allergica a un alimento può avere una reazione simile se consuma un altro alimento che contiene proteine simili. Per esempio, una persona che è allergica ai gamberi potrebbe avere una reazione allergica se mangia grilli, locuste o larve di farfalla. La reattività crociata può verificarsi anche tra insetti commestibili e acari della polvere, che sono anch’essi artropodi.

Leggere gli ingredienti

etichetta-ingredienti

Per evitare il rischio di allergie agli insetti, è importante conoscere la propria sensibilità ai crostacei e agli acari della polvere, e leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari che contengono farine o estratti di insetti. In caso di dubbio, è meglio consultare il proprio medico o un allergologo prima di provare questi cibi. Se si manifestano sintomi di allergia dopo aver consumato insetti, è necessario interrompere il consumo e cercare assistenza medica il prima possibile. Esistono farmaci antistaminici e adrenalina che possono alleviare i sintomi e prevenire le complicazioni.

Gli insetti possono essere un’opzione alimentare interessante e innovativa, ma non sono adatti a tutti. Chi soffre di allergie a gamberi e altri crostacei deve prestare attenzione a non ingerire involontariamente proteine di insetti che potrebbero scatenare una reazione pericolosa per la salute.

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